Tuina dei campi concentrici

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La festa delle lanterne

I festeggiamenti per l’anno nuovo, secondo l’oroscopo cinese, cominciano nel novilunio e terminano dopo quindici giorni con il plenilunio. Man mano che la luce lunare aumenta, la tradizione prevede di dedicare ogni giorno a un ambito della vita: la casa, gli antenati, la famiglia, il lavoro… Nell’ultimo giorno si celebra la Festa delle lanterne: migliaia di lanterne di carta, grazie a una placca infiammabile posta all’interno, prendono quota e volano nel cielo notturno, creando una scenografia suggestiva. La Luna è piena, come piena dovrebbe essere la nostra consapevolezza che un nuovo anno è arrivato. E che anno! Siamo nel Drago, capofila di una successione temporale che dura dodici rivoluzioni solari.

Questi quindici giorni, dunque, sono una pausa di riflessione prima di salire su un altro treno lungo dodici anni, con poche fermate. Un’occasione da non perdere per lasciare andare ciò che non ci appartiene più, per riprendersi spazi della nostra vita dimenticati nell’ultimo dodicennio, per puntare in alto per il prossimo ciclo. Ma puntare in alto significa, soprattutto, difendere i nostri propositi, principi, valori, nutrirsi dentro, fare tesoro dei segnali che ci dà il nostro corpo, non trascurarci più, costi quello che costi.

Guardare una luce che sale nel cielo, un fuoco che abbiamo acceso con la giusta intenzione, è un modo di tornare bambini, di riaccendere lo stupore e la speranza, di tornare al primo Drago che abbiamo cavalcato quando il futuro era un mondo da esplorare, un sogno da realizzare. E sentirlo di nuovo che ci scalda nel buio, ci sussurra alle orecchieci batte nel cuore.