Tuina dei campi concentrici

Sogni nelle notte di piena estate

Non sto a ripercorrere le difficoltà causate dal clima torrido sul sonno e sulla “cosiddetta” fase di veglia. In genere, più se ne parla, più caldo fa. E questo vale un po’ per tutto. Do per scontato che, dopo diverse settimane sopra i 33 gradi, abbiate trovato il modo di temperarvi e adattarvi a una stagione che comunque apporta dei benefici al corpo e agli organi che, secondo la medicina cinese, vi sono collegati, cioè quelli della loggia del Fuoco, in particolare cuore e intestino tenue

D’estate le ore di luce si allungano e prendiamo sonno molto tardi. Spesso dormiamo meno, ma i sogni sono spesso di grande intensità. A cavallo della notte di San Lorenzo, quando «tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade», come recitava Pascoli in X agosto, si apre un portale di cui ho parlato già nel post dello scorso novembre: il guǐ mén guān, l’accesso alla dimensione dell’oltre. In genere non ci accorgiamo di niente, presi dalle scadenze e dagli impegni, ma l’attività onirica potrebbe subire un’accelerazione, perché spesso si sogna di più e vividamente. Si può accedere a sogni che sembrano veri

La medicina cinese, soprattutto quella di tradizione taoista, dà una grande importanza ai sogni, visti come tramite tra corpo e mente. I testi classici riportano diversi esempi di come tradurre certe immagini oniriche in messaggi forniti dal cuore o dal fegato, dal polmone o dalla milza ecc., come risposte dirette o indirette a problemi di salute. 

Nelle mie sedute, oltre a interpretare alcuni sogni alla luce del quadro simbolico emerso durante gli incontri, tratto anche alcuni punti che servono per stimolare l’attività onirica. Quello che è certo è che un sogno è un messaggio unico per collegare parti di noi, conscie e inconscie, dal momento che il corpo non è altro che una metafora dell’anima

Durante il guǐ mén guān, tuttavia, i sogni potrebbero collegarci anche con altre dimensioni che sono al di fuori di noi, per questo è importante prestarvi attenzione, riconoscerne gli inganni, schivare i pericoli, sfruttare le potenzialità. Si tratta di un allenamento a cui possiamo sottoporci solo due volte l’anno: a cavallo del 10 agosto e del 2 novembre. Solo che “a cavallo” è una fascia di tempo che varia, non segue il calendario e dipende da molti elementi. Ebbene sì, “dipende” è l’intercalare ricorrente della medicina cinese. Stiamo bene quando siamo in equilibrio, ma dovete immaginare di trovarlo dentro una sfera: va trovato di attimo in attimo, altrimenti… si rotola!

Occhi aperti, dunque, anche quando dormite;-)