Tuina dei campi concentrici

Il suono della luce

Il 21 dicembre siamo entrati nell’inverno dell’anno della Tigre. Le ore notturne si estendono al massimo, quelle diurne al minimo. C’è un momento cosmico di stallo, come un’apnea, prima che il movimento si inverta e il giorno cominci di nuovo a crescere, a inspirare luce. I nostri sensi percepiranno i segni di questo immenso respiro solo tra qualche settimana. Ma la luce ha un suono (“Là dove il sol tace”, per Dante, equivale a “inferno”) e, se i nostri occhi non sanno ancora vedere, il nostro cuore riconosce il sussurro della notte, sa ascoltare il silenzio,
sa intrecciare il suo canto con la voce cristallina della luce.

L’inverno della tigre

L’anno della tigre preparando il suo inverno perfetto, una tempesta calma che genera energia nelle nostre profondità. Ancora qualche fiore è presente in giardino, ancora qualche progetto si sta definendo…
Presto il gelo cristallizzerà l’umidità dell’aria. Siamo nel tempo e nello spazio del “riparo”, per coprire le nostre piante, tenere caldi i nostri propositi, riparare (sì, anche in questo senso) i nostri strappi…