Conferenza “Dalla menopausa alla Piùpausa”
La sincronia dei cicli naturali come “arte di lunga vita” nelle discipline orientali.
La sincronia dei cicli naturali come “arte di lunga vita” nelle discipline orientali.
In medicina cinese esiste una quinta stagione, la tarda estate, collegata alla milza. Una stagione ricca di frutti che non maturano tutti insieme, come notava Paracelso.
Una stagione che insegna ad aspettare, scegliere, amare…
Il caldo disturba il sonno, ma alcuni sogni riescono comunque a giungere alla coscienza.
Con messaggi importanti per la nostra salute, le nostre scelte, la nostra estate del Drago…
L’anno del Drago è arrivato al culmine della sua fase espansiva: esattamente come accade al grano, prossimo alla mietitura.
Tra maggio e giugno anche le nostre prove, i nostri progetti, volenti o nolenti, sono giunti a una maturazione.
Il Drago ha affondato i suoi artigli nelle nostre profondità e come una draga meccanica ha raccolto dal fondo sedimenti fermi da almeno dodici anni.
C’è chi ha tirato fuori risorse preziose rimaste inespresse, chi macigni che bloccavano il proprio percorso.
Ora, tra un “dragaggio” e l’altro, siamo davanti al primo raccolto.
Per creare un angolo di verde che ci somigli e ci nutra, non c’è bisogno di una grande casa,
né di molto spazio e nemmeno di molti soldi.
Basta comprare una pianta, prendersene cura, imparare da lei come non essere spettatore della propria vita e diventare semplicemente fiore.
Il 20 marzo 2024, alle 4,06 ora italiana, l’equinozio di primavera è ufficialmente scoccato. Ma qualche fiore sbocciato con prepotenza ci aveva già fatto la spia 😉
Anche noi siamo chiamati a sbocciare. Quest’anno in modo potente, nel verde del Drago di legno, tutt’uno con la primavera.
Sbocciare è un’arte che richiede una certa sfacciataggine e molta costanza. Basta seguire tre regole: sempre, ovunque, senza ritegno…
Con la festa delle lanterne si concludono i festeggiamenti del capodanno secondo l’oroscopo lunare cinese.
Il 24 febbraio 2024 da qualche parte nel mondo migliaia di luci si alzano volando nella notte.
Accendere un fuoco nella notte e lasciarlo andare verso il cielo è un gesto simbolico potente. Gli occhi si staccano dagli schermi e seguono la luce, pieni di speranza. Ed eccoci tornati senza tempo, come bambini con il naso all’insù. Ora sì, siamo pronti per un nuovo anno.
Stanotte è Luna nuova, l’occhio di bue del cielo si spegnerà in attesa di riaccendersi su uno spettacolo atteso da dodici anni. Sul palco del firmamento sta arrivando lui, il Drago.
Lo si può temere, lo si può soffrire, lo si può cavalcare. Ma soprattutto lo si può essere.
A cavallo del 2 novembre, giorno dei morti, per molte tradizioni si colloca un periodo di circa venti giorni in cui le porte dell’aldilà, soprattutto l’”inferno”, si aprono e le due dimensioni entrano in contatto.
Ora più che mai è il tempo di controllare che il nostro “interno” non abbia falle, che piante e progetti siano messi a dimora prima di affrontare l’”inverno”.
L’equinozio di autunno ci trova sospesi sulla bilancia delle stagioni: la terra è ancora arida, ma l’umidità impasta l’aria e i nostri pensieri. Svuotarsi e riempirsi, l’arte di questo respiro, mai come adesso ci chiede di rimanere in equilibrio.